Il teatrino vuoto della bicamerale
- Dettagli
- Categoria: Vecchi articoli su "LaPadania"
PUBBLICATO su LaPadania - 05/08/1997
Prima della mezzanotte di Mercoledì 30 Luglio i deputati e i senatori del Parlamento italiano hanno depositato i loro "emendamenti" al progetto di legge intitolato "revisione della parte seconda della Costituzione". Questo é un progetto di legge che qualcuno considera importante, perché dentro ci sono i risultati di cinque mesi di lavoro, dal 4 Febbraio al 30 Giugno, dei settanta membri della famosa "commissione parlamentare per le riforme costituzionali" .
Leggetelo , se volete ridere e se avete del tempo da buttare via. Vedrete che in quel testo non c'é niente. Chiacchiere. Il nulla assoluto. Il vuoto.
Cosa sono questi "emendamenti" che sono stati depositati entro la mezzanotte di Mercoledì 30 Luglio? Gli emendamenti , questo lo dico per i lettori che non sono degli "addetti ai lavori" (beati loro) sono i fogli sui quali i Parlamentari scrivono come dovrebbero essere modificate frasi, date , oppure interi articoli di un progetto di legge.
Esempio: se un Parlamentare volesse proporre di dividere in due la Regione Emilia - Romagna, depositerebbe un emendamento scritto più o meno così :
"all'articolo 58 sostituire le parole Regione Emilia - Romagna con le parole Regione Emilia e Regione Romagna.".
Bene, gli emendamenti che sono stati proposti al testo che i "costituenti" hanno partorito dopo cinque mesi di chiacchiere , distinguo, ripensamenti e trattative nei corridoi e nei salotti sono parecchie migliaia, e questa é la conferma del nulla generato dalla commissione presieduta da D'Alema in tutti questi mesi.
Ci sono cose che a volte sono così semplici, così evidenti, che non possono essere subito individuate ed accettate : altrimenti poi qualcuno dovrebbe domandarsi cosa ci sta a fare, quale é il suo ruolo . E magari scopre di essere totalmente inutile.
Cose come le famose trattative sindacali, per intenderci , vi ricordate ? Tutti sanno fin dall'inizio come andrà a finire , i dettagli sono noti e magari sono anche già messi nero su bianco . Ma non si può firmare se non si fa un pò di scena, se non si passano almeno un paio di notti a fare finta di litigare nella sala riunione , con i giornalisti fuori dalla porta ad aspettare la fine del teatrino.
I lavori della "commissione bicamerale" , e in generale la politica italiana di questo periodo, sono più che mai un teatrino.
Vedrete che quasi tutti gli emendamenti proposti al testo della “commissione bicamerale” saranno bocciati , salvo quei pochi che saranno approvati tanto per modificare i chiaroscuri del nulla e tanto per far battere le mani di gioia ai proponenti ed ai loro amici. Ma sono pronto a scommettere che alla fine del teatro non cambierà quasi niente in questo testo che non farà cambiare niente nel paese.
Non farà cambiare niente anche perché la situazione ormai é troppo deteriorata , e secondo me può essere modificata solo cambiando la struttura portante della nostra area geografica , con la firma del trattato di secessione consensuale.
Mi spiego meglio con qualche esempio. Tra le altre cose, i Parlamentari della Lega Nord hanno proposto :
- che le Repubblica sia formata da Stati confederati,
- che la Repubblica riconosca il principio di autodeterminazione dei popoli,
- che la potestà legislativa sia ripartita tra i Comuni, le Province , le Regioni e lo Stato,
- che lo Stato abbia potestà legislativa solo per cinque cose : 1) politica estera, 2) giustizia, 3) ordine pubblico e sicurezza di rilevanza nazionale, 4) difesa e 5) politica monetaria,
- che i Comuni, le Province e le Regioni abbiano potestà impositiva . Si tengono tutti i soldi delle loro tasse, mentre "allo Stato é attribuita una quota non superiore al 15 per cento dei tributi comunali, provinciali e regionali per le spese necessarie ad adempiere le proprie funzioni ed alla costituzione di un fondo di solidarietà nazionale."
Sono proposte troppo giuste, e infatti vedrete che saranno tutte bocciate.
Così come é decisamente meno giusto, ma comunque migliorerebbe la situazione di oggi, l'emendamento presentato da Miglio e da Tremonti dove viene proposto :
- che la Repubblica sia formata da otto "comunità regionali" : Nord, Centro, Sud, più le cinque attuali Regioni a statuto speciale , che avranno anche loro la dignità di "comunità regionali".
- che il governo della Repubblica spetti a un Direttorio Federale composto da quattro persone : i Governatori delle tre Comunità Regionali del Nord, Centro e Sud, e - a turno annuale - dal Presidente della Giunta di una delle cinque Regioni a statuto speciale .
- che il direttorio federale sia competente in via esclusiva solo per quattro cose : 1) la politica estera, 2) la difesa, 3) la politica monetaria, e 4) gli uffici federali dell'ordinamento giudiziario . E che sia competente in via concorrente per la politica sociale , tendente a garantire condizioni omogenee nella previdenza e nella sanità, mentre tutte le altre competenze spettano alle otto "comunità regionali".
- che il direttorio federale decida a maggioranza, ma che in certi casi sia richiesta la unanimità . Ad esempio , e questo é importante, l’emendamento prevede che ci sia la unanimità per i "provvedimenti relativi al sostegno finanziario delle aree svantaggiate".
- che tutti i tributi , diretti ed indiretti, siano incassati dai municipi o dalle otto "comunità regionali" . Che una parte del gettito di questi tributi sia destinata per sostenere l'attività del governo federale , ed una parte possa eventualmente essere anche impiegata , ma solo dopo una decisione presa alla unanimità , per finanziare lo sviluppo delle aree meno prospere della Repubblica.
Io accetto scommesse : anche tutte queste proposte saranno bocciate dal Parlamento italiano.
Ma é importante rendersi conto che anche se queste proposte, che migliorerebbero la situazione di oggi, fossero approvate , noi ci troveremmo comunque ad essere cittadini di una polveriera , perché con queste proposte la Padania e il Mezzogiorno continuerebbero ad avere le stessa moneta , e di conseguenza il Sud continuerebbero a non attirare investimenti , capitali , aziende, turismo. Non aumenterebbero le sue esportazioni. Non si sconfiggerebbero disoccupazione e delinquenza organizzata.
Per questo penso che dobbiamo impegnare tutte le nostre energie per aiutare la gente a capire e a guardarsi dentro: poi la soluzione verrà da sola. E la soluzione si chiama Parlamento della Padania, quello che sarà eletto dal popolo il 26 Ottobre . La volontà del popolo non può essere fermata né dalle minacce né da pezzi di carta , e la volontà del popolo , vedrete, farà nascere due nazioni: quella del Mezzogiorno, con il suo Parlamento, dove si parlerà tanto, e mi auguro in modo ragionevole e costruttivo , e la nostra Repubblica Federale Padana , di cui il governo Maroni sta già preparando i progetti delle leggi e delle istituzioni , che saranno poi discussi nel Parlamento che il popolo eleggerà il 26 Ottobre.
Questo é l'obiettivo. Le altre iniziative temo che alla fine si riveleranno solo chiacchiere e perdite di tempo, perché non dobbiamo mai dimenticare che la libertà non ce la regalerà nessuno, e meno che meno la “commissione bicamerale” di D’Alema e soci.
La libertà dobbiamo conquistarcela noi, giorno dopo giorno, discutendo ed evangelizzando. Dobbiamo conquistarcela anche con il voto del 26 Ottobre, al quale ognuno di noi dovrà impegnarsi per far consapevolmente partecipare più gente possibile.
Giancarlo Pagliarini