La libertà non la regalano

PUBBLICATO su LaPadania - 20/05/1997

Domenica sera . Accendo la televisione e vedo D'Alema che accusa la Lega Nord di seminare odio e violenza. Subito dopo sullo schermo appare il Presidente della Camera , Violante , che dalla Yugoslavia parla dei drammatici  effetti della  guerra . E  Violante  nella sostanza suggerisce che malgrado gli sforzi di quei cattivi barbari della Lega Nord questo in Italia  non succederà, perché  "ci sono i buoni , e i buoni hanno la forza sufficiente per impedire (usando la forza) la secessione".

Affermo che D 'Alema e Violante sono in mala fede . I motivi economici della nostra proposta  sono esposti  in estrema sintesi qui di seguito , in tre soli punti. Spero siano fotocopiati,  diffusi e discussi : sfido pubblicamente D'Alema , Violante e chi la pensa come loro ad indicare dove sono i semi dell'odio e  della violenza.

1.            Il 1 Gennaio 1999 partirà l'Unione Monetaria. L'Italia ne sarà  quasi sicuramente esclusa, e di conseguenza  i nostri concorrenti pagheranno meno il denaro , meno  il costo del lavoro ed avranno una minore  pressione fiscale . Potranno investire in studi, ricerche e sviluppo di nuovi prodotti. Le nostre aziende saranno sempre meno competitive : sarà recessione e la disoccupazione raggiungerà livelli drammatici. Se per miracolo entreremo nell'UM sarà ancora peggio, perché apporteremo il nostro mercato interno ma non potremo armonizzare  fisco, pensioni e assistenza , perché nell'UM entrerebbero due paesi : la Padania, competitiva , ed il Mezzogiorno, dove purtroppo mancano imprese, imprenditori ed infrastrutture , e che di conseguenza attualmente non é competitivo : deve aspettare e dobbiamo aiutarlo a crescere . Dunque, anche se il paese entrerà nell'UM , ma vi entrerà unito, sarà recessione e  disoccupazione .

2.            Da questo scenario é agevole prevedere forti tensioni sociali, disoccupazione, perdita del potere d'acquisto delle pensioni e congelamento del debito pubblico . E , ancora peggio, la crisi economica farà dimenticare a troppi uomini i  veri valori , che  non sono solamente quelli dell'etica e dell'onestà nei rapporti economici, ma sono la cultura, la solidarietà , i figli, la famiglia . Insomma, la qualità della vita.

3.            Queste considerazioni dovrebbero far capire ed apprezzare la nostra proposta di separazione consensuale . La Repubblica Federale della Padania entrerà  subito nell'UM e come moneta utilizzerà l'Euro. La lira resterà la moneta del Sud e rispetto all'Euro sarà estremamente competitiva . Dunque, al Mezzogiorno si potranno  garantire  trasferimenti di solidarietà , soprattutto per le pensioni in essere, e grazie alla maggiore responsabilità ed alla moneta più competitiva  inizierà  il suo risanamento, perché la nuova situazione faciliterà l' afflusso di capitali , di imprese, di turismo , maggiori esportazioni e diminuzione della disoccupazione , della mafia e della malavita.

E allora, per favore, ditemi dove, con questa proposta, la Lega Nord semina odio e violenza .

La violenza, credetemi, la sta seminando qualcun altro . Per esempio, é violenza quella del ministro degli interni Napolitano quando dichiara che il nostro referendum del 25 Maggio "non é rappresentativo della volontà popolare". Attenzione , perché qui abbiamo  due cose che la gente non deve dimenticare  :  1) i detentori del potere che non consentono  di effettuare un referendum che ha per oggetto il diritto stesso alla  libertà , e 2) la  gravissima dichiarazione del Ministro che   cittadini che esprimono liberamente la loro volontà non sono rappresentativi : il loro parere e le loro opinioni non contano . Dato che il potere , nella circostanza, non li ha plasmati e non li ha indirizzati dove vuole lui.

Questa dunque é violenza : oggi é violenza contro quelli che ritengono condivisibile il progetto di separazione consensuale , ed é violenza anche contro quelli che non lo condividono e vogliono liberamente dichiarare la loro opposizione. Ma domani la mancanza di libertà e di rispetto per i cittadini colpirà altri : quelli che vorrebbero una legge migliore per regolare i flussi dei cittadini extra comunitari , quelli che dopo una vita di lavoro vorrebbero incassare le loro pensioni , quelli che  non vorrebbero subire gli effetti del congelamento del debito pubblico, e  tanti altri.

E ditemi perché D'Alema recita alla TV che nella bicamerale " ci sono porte aperte a chi vuole le riforme, ma non a chi predica la secessione". Perché se , ragionando, si dimostra che questa é la soluzione che tutela i valori più veri e più profondi dell'uomo?

Che senso ha parlare ancora di confini ? I confini economici e culturali non esistono più . Perché credere ancora nel Dio-nazione ? Come ci si può professare Europei, e pensare di costruire l' Europa  accettando ancora  l'egoismo degli stati-nazione .  Credendo nella "grandeur" della Francia, nella "krande Deutschland uberalles ", nel tricolore e nella "vittoria schiava di Roma"?

Gli Stati- nazioni sono finiti , come economia e come cultura. Con il trattato di Roma gli Stati europei hanno ceduto sovranità legislativa, accettando il sistema dei regolamenti e delle direttive comunitarie. Adesso, con l'UM , trasferiscono  ulteriore sovranità : quella finanziaria. Dunque, fatemi capire perché , se non per la tutela del potere da parte di coloro che lo detengono, il nostro progetto viene così demonizzato ed assistiamo a questa  battaglia antistorica e di retroguardia?

E l'Europa la dobbiamo fare perché c'é una cultura comune , europea, alla quale  dobbiamo fare giocare un ruolo nel  villaggio globale dell'economia , della cultura e della società civile del mondo . Quella europea é  una cultura di civiltà, di rispetto e di solidarietà. Nel mondo non devono  prevalere culture di paesi emergenti che consentono lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Ma le potremo ostacolare solo con una Europa forte , unita ed economicamente  competitiva. Non certo , mi auguro , con le armi.

Ecco, scusate lo sfogo e scusatemi se ripeto troppo spesso le stesse cose : ma quando ho sentito D'Alema e Violante dire ai telegiornali del servizio pubblico nazionale quelle cose assurde sull'odio e sulla violenza seminati dalla Lega Nord , ci sono rimasto veramente male. Questi signori , e tanti come loro, rifiutano deliberatamente di ragionare. E' fin troppo evidente che cercano solo di tutelare  il sistema di potere . Perché, invece  di ricorrere alle offese, alle bugie e ad una  retorica medioevale , non provano a  contestare la nostra proposta sul piano tecnico, o a proporre , nero su bianco, un'altra soluzione ?

E' necessario  far capire ai  detentori del potere che i cittadini vogliono che i loro rappresentanti ragionino , che valutino  tutte le possibili soluzioni, senza preclusioni . Le cose da fare sono tante, ma quella più importante, oggi,  é  una  sentita partecipazione al nostro referendum di domenica prossima.

In questi giorni il centralino del Governo della Padania ha ricevuto molte telefonate da  cittadini che chiedono "cosa si rischia ad andare  a votare il 25 Maggio".  Non c'é nessun rischio, ma il problema é un altro . La gente fa queste telefonate perché ha paura. I detentori del potere romano negano la libertà , non hanno permesso questo referendum e la commissione bicamerale non lo ha nemmeno bocciato : lo ha dichiarato "irricevibile". Le  polizie, le Digos , i prefetti  ,  i questori , le guardie di finanza , le banche , la magistratura e le altre istituzioni dei detentori del potere fanno  paura ai cittadini. E questo fatto , da solo , dovrebbe convincere tutti i cittadini della Padania ad andare a votare,  anche indipendentemente dallo specifico  quesito referendario. Dobbiamo votare , per il si oppure per il no, per confermare  a noi e per dimostrare  a Roma  e al suo esercito di burocrati che siamo uomini liberi.

Perché la libertà non é la possibilità  di brontolare e di protestare. Se non rompi troppo le scatole te lo lasciano fare : e fanno anche finta di ascoltarti e di interessarsi  del tuo problema , che comunque non sarà mai risolto. La libertà vera é un'altra cosa, e non te la regala nessuno. E se non abbiamo il coraggio di guadagnarcela , allora non ce la meritiamo e non l'avremo.

 

Giancarlo Pagliarini