La pazienza e la speranza
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PUBBLICATO su LaPadania - 14/05/1997
Io non so se dietro agli otto di Piazza San Marco ci sono solo dei bravi cittadini veneti che non ne possono più dell'inefficienza e delle tasse di Roma , oppure se ci sono i servizi segreti romani e di qualche altro paese interessato.
So questo :
1) Se gli otto e i loro compagni sono in buona fede , dovrebbero capire che il Veneto , da solo (ma anche la Lombardia, il Piemonte eccetera) , forse riuscirebbe ad ottenere qualcosa , qualche delega e qualche briciola di autonomia , ma non la libertà da Roma. E anche quel poco che riuscirebbe a ottenere sarebbe sempre a rischio di revoca. Il "dividi ed impera" non lo hanno inventato Scalfaro, Mancino, Tatarella , Andreotti , Occhetto & soci . Però questi signori e i loro soci di Roma lo hanno sempre diligentemente applicato , e bisogna dire che finché non é arrivato Bossi questo principio sono riusciti ad applicarlo con successo . Gli otto e i loro compagni dovrebbero capire che non é proprio il caso di dare una mano ai teorici del "dividi ed impera" con queste azioni , o magari facendo nascere un nuovo partito , come hanno provato a fare quelli del partitino del Nord Est di Cacciari , di Carraro e compagnia bella. Il Nord secondo me riuscirà a liberarsi dal colonialismo romano solo se saremo tutti uniti .
2) se invece gli otto e i loro compagni non sono in buona fede, allora stanno semplicemente facendo il lavoro per il quale sono pagati : cercare di dividere la Lega per indebolire il Nord e rendere più difficile il nostro tentativo di ottenere libertà e indipendenza da Roma.
Io penso che probabilmente la verità , come al solito, stia nel mezzo: ci sono onesti cittadini che in buona fede fanno quello che ritengono giusto per liberare il Veneto dalla oppressione , dalle tasse e dall'inefficienza di questo Stato assurdo. E con loro , ben nascosti , ci sono dei professionisti che hanno il compito di indebolire la Lega proprio per ottenere il risultato opposto e tutelare il potere romano. E' chiaro che i primi sono cinicamente strumentalizzati dai secondi .
Ma una cosa, purtroppo, é certa: se il paese continuerà ad essere organizzato e gestito in questo modo aumenteranno recessione e disoccupazione , e si verificheranno altri disordini , peggiori di quelli di venerdì scorso . E non succederanno solo in Veneto. E' facile prevedere che altri incidenti via via più gravi si verificheranno anche in Piemonte, in Lombardia, in Liguria . Ma anche in Campania, in Puglia , in Sicilia , e nelle altre Regioni. E sarà l'inizio di tensioni sociali e di sofferenze che solo la Lega Nord per l'Indipendenza della Padania ha identificato , ha denunciato da tempo , e sta cercando , con senso di responsabilità , di evitare. Purtroppo i nostri interlocutori (Parlamento, Confindustria, Sindacati ) non mostrano alcun senso di responsabilità , pensano solo a tutelare il loro potere, a difendere i loro interessi particolari , e rifiutano perfino di discutere il nostro progetto di "separazione consensuale".
Il caos annunciato non succederà perché "Bossi e la Lega predicano violenza". Questa é una bugia incredibile ed una strumentalizzazione vergognosa dell'atto degli otto di Piazza San Marco. La Lega Nord non predica odio e violenza. E' vero il contrario. La Lega Nord subisce violenze quotidiane : basti pensare alle incredibili inchieste di Papalia sulle camice verdi , sul "va pensiero" , alle accuse di "deprimere il sentimento nazionale" (!). Sono proprio i cittadini della Padania quelli che subiscono ormai da troppo tempo la violenza di questo Stato centrale la cui cultura, e quindi le cui istituzioni e le cui leggi, sono lontani anni luce dal nostro modo di vivere, di pregare, di divertirci e di lavorare.
Quando dico "nostro modo di vivere" mi riferisco ai Veneti, ai Lombardi, ai Piemontesi , ai Liguri e ai cittadini delle altre Regioni Padane. Ma mi riferisco anche alla cultura di molti nostri concittadini europei : dai Catalani agli abitanti dell'Essex , ai cittadini della Baviera e via dicendo.
La cultura di questo Stato , dove comandano persone come Scalfaro e come Tatarella , oppure come Salvi e come la Poli Bortone , é semplicemente troppo diversa dalla cultura della gente che abita e lavora , per esempio, a Treviso . Non dico né migliore né peggiore : dico "profondamente diversa" . Quella cultura non é compatibile né con la cultura del Veneto né con la cultura delle altre Nazioni della Padania. Il risultato é che ogni atto di questo Stato, anche se (ammesso e non concesso ) fatto veramente in buona fede e con l'obiettivo del bene comune , assume il significato di un oggettivo atto di violenza contro i cittadini . Come é possibile che a Roma non capiscano che i cittadini della Padania giorno dopo giorno stanno perdendo la capacità di sopportare la violenza , gli imbrogli, le arrampicate sui vetri , le arringhe medioevali, le stragi di Stato , i "giochi" dei numerosi e ben pagati servizi segreti, le leggi incomprensibili e gli azzeccagarbugli del potere romano e della cultura della Magna Grecia?
Una legge fatta a Roma non può andare bene tanto a Bolzano quanto a Siracusa. Ecco perché il nostro obiettivo ultimo é l'Europa della Regioni : a Bruxelles saranno approvati principi che costituiranno il collante delle Regioni d'Europa. Ma poi ognuno dovrà essere libero di recepire questi principi a casa sua nel rispetto delle proprie tradizioni e della propria cultura. Esattamente come sta facendo il Parlamento della Padania dove vengono discussi , emendati ed approvati i "principi federali" della sanità, dell'istruzione, della previdenza , eccetera . Principi che poi ogni Nazione federata recepirà con i tempi, le modalità e le caratteristiche tecniche che saranno deliberate dai rispettivi Parlamenti.
Non si devono mai fare affermazioni senza spiegarne i motivi , e dunque devo spiegare perché, con grande preoccupazione, vedo nel futuro di questo assurdo Stato altre piazze ed altre tensioni ben più gravi di quelle di Venezia . Tensioni che, ripeto, la Lega Nord per l'Indipendenza della Padania cerca ed ha sempre cercato responsabilmente evitare . A differenza di quelli che non perdono occasione per accusarci di seminare odio e violenza . Credetemi, questi signori dicono questa assurdità solo per poter continuare a gestire il loro potere ed i loro privilegi.
Per dimostrarlo basta sfogliare i giornali , a caso. Ecco, Venerdì scorso é stato presentato uno studio intitolato "Rapporto sull'economia globale e l'Italia", curato da Mario Deaglio per conto del centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi e della banca d’affari Vitale , Borghesi & C .
Lo studio identifica numerosi punti di debolezza strutturali di questo paese. Ne ricorderò solo qualcuno.
Abbiamo il più basso tasso di natalità d'Europa, ma siamo quelli che spendono per le pensioni e per l’assistenza la quota più alta di PIL (prodotto interno lordo). Questo significa che siamo quelli che hanno , e che avranno sempre di più in futuro, un costo del lavoro ed una pressione fiscale che le aziende semplicemente non sono e non saranno in grado di sopportare. Perché le pensioni e l’assistenza (inclusi gli innumerevoli prepensionamenti, le baby - pensioni dei dipendenti dello Stato , le false pensioni di invalidità del Mezzogiorno , eccetera ) le paghiamo 1) con i contributi sociali, che alzano il costo del lavoro, e 2) con le tasse e con i trasferimenti dallo Stato all'INPS. Non tutti si rendono conto che già oggi i contributi sociali che l'INPS incassa non bastano per pagare le pensioni e l’assistenza. Figuratevi domani. E anche i soldi per questi trasferimenti lo Stato li prende dalle tasse.
Il risultato lo potete immaginare facilmente : aziende che chiudono per tasse o perché il costo del lavoro é eccessivo. O aziende che emigrano e vanno all'estero. E questo significa disoccupazione in aumento e qualità della vita sempre peggiore. E proteste e tensioni, su tutte le piazze della penisola. Per la cultura dello Stato centrale romano é stato giusto mettere in piedi questo incredibile sistema pensionistico ed assistenziale . "Facciamo la legge e non stateci a chiedere chi pagherà. Noi siamo statisti, non siamo ragionieri , come quelli della Lega , che essendo Padani sono sempre lì a fare i conti (traduzione : a vedere se certe spese si possono fare) o come quelli di Bruxelles, o come quelli del fondo monetario internazionale. Qualcuno pagherà : ci sono le industrie Venete, quelle della Lombardia . E se non bastano le tasse , c'é il debito pubblico , che , se sarà proprio necessario , potremo sempre congelare, naturalmente dopo aver fatto partire una nuova strategia della tensione, finalizzata a dare la colpa di tutto, e quindi anche del congelamento del debito pubblico, a quei barbari razzisti della Lega Nord. ". E adesso siamo in tanti a prevedere che questi "qualcuno destinati a pagare " tra poco perderanno la pazienza e capiranno che con il paese organizzato in questo modo non si può sperare in nessun serio cambiamento.
Abbiamo altri record negativi: per esempio, il 70% dei ricorsi presentati alla Commissione della Corte di Giustizia per i diritti dell'uomo negli ultimi trent'anni riguardano l'Italia . Quasi tutti riguardano la irragionevole lentezza dei processi. Dunque siamo un paese senza giustizia, e la situazione , che é sicuramente figlia della cultura romana e della cultura dei "filosofi della Magna Grecia" , peggiora ogni anno. "Non ti preoccupare : non ti beccheranno mai. E se proprio dovesse succedere , i gradi di giudizio sono tanti, e poi c'é la Cassazione , e poi ho un amico a Roma che comunque sistemerà tutto". E così anche quelli che aspettano giustizia , e ogni giorno sono più numerosi, stanno perdendo pazienza e speranza.
Un altro esempio ancora: abbiamo il primato Europeo della lentezza nel pagare i debiti commerciali. Siamo i peggiori, e battiamo di molte lunghezze Grecia, Malta, Spagna e Portogallo. E così quelli che non incassano a loro volta non pagano. O devono dare tutti i loro utili alle banche. Oppure chiudono. E quelli che chiudono sono sempre più numerosi. E anche loro non hanno più riserve di pazienza e di speranza.
Nella repubblica federale Padana, quando saremo liberi di amministrare la nostra economia, le nostre pensioni e la nostra giustizia, ci saranno molte meno leggi e in compenso ci sarà più pragmatismo e più riferimenti alla "common law" , alla nostra cultura , alla nostra prassi e alle nostre tradizioni. E i magistrati sapranno applicare questi valori , perché saranno eletti direttamente dai cittadini residenti. E nelle scuole questi valori saranno approfonditi, perché gli insegnanti non verranno da lontano , e saranno studiosi e testimoni diretti di questi valori. Ma anche nel resto dell'attuale Italia le cose funzioneranno sicuramente meglio, perché gli amministratori avranno molta più responsabilità di oggi e potranno gestire molte più risorse finanziarie, grazie ad una moneta più competitiva.
E' importante realizzare il nostro progetto di separazione consensuale , al più presto , e senza tensioni. Se volete vi posso anche dire che a me questo progetto non mi piace : ma sono onestamente convinto che questa é l'unica soluzione possibile. Non c'é altro da fare se vogliamo evitare recessione strutturale, disoccupazione e tensioni sociali. E per realizzarlo basterebbe veramente poco . I partiti romani devono solo capire quello che sta succedendo e devono solo guardare in avanti , senza gli occhiali deformanti delle ideologie o del " sentimento nazionale". La Padania entrerebbe subito nell'Unione Monetaria e il Mezzogiorno, dotato di maggiore responsabilità e di una moneta più competitiva, comincerebbe finalmente a combattere la disoccupazione e la malavita, a sfruttare le sue potenzialità e a sviluppare la sua economia.
Capisco che questo scenario non é gradito alla mafia e alla malavita organizzata, che hanno bisogno di un mezzogiorno non competitivo e senza occupazione . Capisco anche che questo scenario non sia gradito ai vari detentori del potere , perché si rendono conto che quando riusciremo a dare una struttura più logica alla nostra area geografica vi saranno significativi travasi di potere a favore del mercato e dei cittadini.
E spero che si riesca a sconfiggere, con le armi della democrazia, della ragione, e naturalmente senza violenza, la battaglia di retroguardia della mafia, della malavita organizzata e dei più ottusi detentori del potere. Prima che sia troppo tardi. E, per concludere, scusatemi ma vi devo fare una domanda: vi pare che in questo progetto, che probabilmente avete letto forse fino alla noia su questo giornale, ci siano semi di odio e di violenza?
Giancarlo Pagliarini