La pericolosa barzelletta

PUBBLICATO su LaPadania - 10/02/1998

I miei amici Catalani, della Baviera , della California e di altre nazioni semplicemente non ci credono. Non credono che qualcuno a Roma stia seriamente pensando di fare una legge che “impone” 35 ore di lavoro la settimana a parità di stipendio . Quando provo a parlarne credono che sia una barzelletta. Ridono, e poi mi raccontano l’ultima su Lady D.

Oggi il Parlamento di Parigi dovrebbe approvare il testo finale della legge Francese, e se prevarrà il buonsenso le 35 ore saranno “annualizzate”. Questo vuol dire che si moltiplicheranno 35 ore alla settimana per le settimane lavorative. Il risultato sono le ore che si devono lavorare in un anno. Se poi in certe settimane si lavorerà più di 35 ore (e in Francia prevedono che questo succederà praticamente sempre)   la differenza potrà essere recuperata prendendo più vacanze in certi periodi dell’anno. In pratica ci sarà pur sempre un aumento del costo del lavoro, ma almeno quelle aziende che non chiuderanno o non emigreranno in altri paesi  avranno un minimo di flessibilità per razionalizzare i loro processi produttivi.

Ma vediamo cosa succede da noi. Il “Corriere della sera” riporta questa dichiarazione di Prodi alle parti sociali : “Cominciamo a trattare, facciamo una legge,  tanto siamo in tempo a tornare indietro, a cambiare idea in extremis, nell’ultima verifica che faremo prima del 2001”.   Già, il governo e il Parlamento di Roma faranno in tempo a tornare indietro e a cambiare idea, ma questo non farà resuscitare quelle migliaia di aziende che intanto saranno state costrette a chiudere. E’ incredibile che un uomo politico, ancorché democristiano, ragioni in questo modo, con questo cinismo e mancanza di rispetto per gli imprenditori e per  i lavoratori delle imprese  che nel frattempo dovranno pagare con il posto di lavoro e con i risparmi di tutta una vita  gli errori del governo italiano. Prima che  governo , sindacati e qualcun altro  “cambino  idea e tornino indietro”. Che paese!

Vi dico la verità : io a volte ho l’impressione che questa gente , sopratutto questi politici, questi sindacalisti, questi Larizza, Prodi, Mussi, Fini,  Bertinotti e compagnia bella non sappiano di cosa stanno  parlando .

Prendiamo questa storia delle 35 ore.

In tutto il mondo, dentro alle aziende si ragiona in termini di costo orario.

Se guardate la tabella 1 capite subito com’é il meccanismo e perché prima la Lega Nord e dopo anche la Confindustria hanno detto che l’effetto delle “35 ore del Bertinotti” é di fare aumentare il costo del lavoro del 14%.

Ma adesso uno può dire “va bé, il costo del lavoro aumenta del 14%. Ma a me cosa me ne importa?”.

Per favore, guardate la tabella 2. Quello che vedete é la simulazione di quello che succederebbe  in  una piccola impresa con concorrenti molto agguerriti e con un prodotto  il cui costo é costituito per la metà da materi prima e per la metà da lavoro. Lottando con i denti quell’impresa oggi riesce a pagare gli stipendi, le tasse, e a distribuire un piccolo dividendo. Quando il costo del lavoro aumenterà del 14% quell’impresa non potrà fare altro che chiudere.