Bombardati da false verità
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PUBBLICATO su LaPadania - 23/09/1997
E’ veramente incredibile vedere da vicino e “toccare con mano” i tentativi che fanno i detentori del potere per far credere le loro “realtà virtuali”. Per esempio tutti voi ricordate che Martedì scorso quasi tutti i telegiornali hanno aperto con queste due notizie: 1) i cittadini di Gorizia si sono rivoltati contro la Lega Nord perché propone le secessione, e 2) il Sin. Pa. e/o la Lega Nord hanno avuto il cattivo gusto di minacciare in modo lugubre i sindacati ed hanno fatto recapitare in una loro sede una bara da morto.
Ho incontrato il nostro senatore Moro , che era a Gorizia, e gli ho chiesto “cosa avete combinato per avere contro addirittura tutta la città, come hanno detto radio , televisioni e giornali”. Risposta testuale : “ guarda che in realtà é successo solo che meno di quindici scalmanati di AN e del partito di Rauti, quello della Fiamma Tricolore, sono venuti ad una nostra manifestazione , hanno fatto il saluto romano, hanno cantato fratelli d’Italia, hanno urlato parolacce, e la polizia si é messa in mezzo per evitare tensioni. Tutto qui”. Erano meno di quindici, ma il regime si é inventata la vigorosa e maschia risposta di tutta una città alla nostra richiesta di libertà e di un referendum per l’autodeterminazione.
Stessa cosa con la Rosy Mauro . La chiamo al Sin.Pa. e gli dico “ué, Rosy, hai messo su una impresa di pompe funebri?” E così vengo a sapere che la sagoma di cartone nero a forma di bara era stata preparata da alcuni operai preoccupati per il significativo aumento della disoccupazione a Torino . Attenzione : era stata preparata da operai preoccupati per le prospettive dell’occupazione , non dalla Lega Nord o dal Sin.Pa. come invece hanno detto in tutte la case, all’ora della cena, le TV romane.
Dunque i Padani e gli italiani sono quotidianamente bombardati da una serie incredibile di bugie. E’ sempre stato così, ma adesso stiamo assistendo ad una impressionante accelerazione del processo finalizzato a creare false verità virtuali. Tra i tanti falsi messaggi, quelli che vengono proposti con più insistenza sono due: 1) l’economia va benone, i conti pubblici sono sotto controllo e l’Italia unita entrerà sicuramente nell’Unione Monetaria. 2) Quelli della Lega Nord per l’indipendenza per la Padania sono egoisti e razzisti, ma la stragrande maggioranza del paese sente il valore della patria e della sua unità, ed é unita e compatta contro questa sparuta minoranza sempre più egoista e sempre più razzista.
Ma a chi sono indirizzati questi messaggi?
Solo in piccola parte ai cittadini della Padania, perché qui da noi qualsiasi persona normale si rende perfettamente conto che l’economia sta andando malissimo, che con la cultura e con le leggi di Roma non si riesce più a lavorare, che in giro non ci sono soldi, che le ditte chiudono, ristrutturano, licenziano, che sono sempre più numerose le linee di produzione che devono essere trasferite all’estero, e che nelle banche e nei tribunali le pratiche per i fallimenti non si contano più. Qui la maggior parte dei cittadini si rende conto che di fronte a queste situazione il governo non fa niente, neanche promesse, ma si limita a lanciare anatemi contro la più logica delle riforme, che é quella della secessione consensuale , e si inventa finti posti di lavoro per comperare ancora una volta i voti del Mezzogiorno.
Qui da noi in Padania qualsiasi persona normale sa che nelle proposte della Lega Nord non c’é e non c’é mai stata nemmeno l’ombra di razzismo o di egoismo, ma solo del buon senso e il desiderio di essere liberi e di amministrarci con leggi coerenti con la nostra cultura , che ha caratteristiche molto pragmatiche e per nulla compatibili con gli azzeccagarbugli e le formalità tipiche di Roma e della Magna Grecia. Sanno , i cittadini della Padania, che per realizzare questo nostro progetto chiediamo di poter usufruire del diritto naturale dell’autodeterminazione, e che questo diritto non comporta necessariamente la secessione. Comporta invece un referendum in base al quale, come é giusto che sia, si potrà conoscere e rispettare la volontà della maggioranza.
Scalfaro, Prodi e compagnia bella non perdono occasione per dire che questo referendum lo vogliono solo Bossi e altri due o tre scalmanati. Bene, contiamoci e facciamolo, questo referendum.
Perché questo diritto ci viene negato? Di cosa avete paura? Che senso ha dire che “non si può fare il referendum perché la Costituzione non lo prevede”. Se non lo prevede, si approva una legge costituzionale e si modifica la Costituzione. Così , dopo che é stata modificata, la Costituzione lo prevederà. Questa é esattamente la proposta che ha fatto le Lega Nord in commissione bicamerale. Questa proposta non é stata nemmeno discussa. Violante l’anno scorso l’aveva dichiarata irricevibile, e adesso D’Alema ha dichiarato improponibili i nostri emendamenti. Ditemi se questa é democrazia : chi ha il potere ha paura perfino di discutere le nostre proposte.
Quanto alla “stragrande maggioranza” di cittadini contrari alla nostra proposta di referendum per l’autodeterminazione, non bisogna dimenticare che la manifestazione dei sindacati di Sabato scorso era stata organizzata ufficialmente come una serie di assemblee sindacali retribuite e fuori sede. In altre parole, alcuni signori che Sabato mattina avrebbero dovuto lavorare hanno fatto una bella gita a Milano o a Venezia per partecipare ad una assemblea sindacale, ed alla fine del mese incasseranno comunque il loro stipendio dallo Stato, dai Comuni, e dai loro altri datori di lavoro, perché si sono presi un bel permesso sindacale retribuito.
La verità , dicevo, é che questi messaggi sono solo in parte destinati ai cittadini della Padania, perché qui da noi le posizioni sono chiare: quasi tutta la gente normale vuole cambiare e rendere più razionale una situazione che sta diventando ogni giorno meno sostenibile, mentre i pochi che hanno dei privilegi , mentre quelli che si fidano delle TV del regime e che non hanno il tempo per fermarsi a ragionare su quello che sta succedendo e i tanti che non riescono a guardare oltre alla punta dei loro nasi , preferiscono o trovano semplicemente più comodo continuare a coltivare i loro orticelli.
Questi messaggi e queste “realtà virtuali” sono prevalentemente diretti a qualcun altro. Più precisamente mi sembra che siano diretti ai cittadini del mezzogiorno ed ai politici e all’opinione pubblica europei. Per due motivi . Primo, perché sarebbe veramente un bel guaio per i detentori del potere (mafia , grande industria, sindacati , politici tradizionali eccetera) se i cittadini del Mezzogiorno capissero le conseguenze della nostra proposta. Capirebbero che avrebbero più responsabilità e una moneta più competitiva che attirerebbe capitali, imprese, turisti e investimenti. Capirebbero che non dovrebbero più dipendere da Roma e dal mondo politico romano per lavorare, produrre e preparare una società migliore per i loro figli. Chiederebbero anche loro di inserire nella Costituzione italiana il diritto all’autodeterminazione. E poi , al referendum, voterebbero per essere liberi anche loro da Roma.
Secondo, perché Prodi e soci hanno puntato tutto sulla ammissione dell’Italia unita all’Unione Monetaria , e vanno in giro per l’Europa a raccontare che se saremo esclusi il paese molto probabilmente si spezzerà e conoscerà la furia di tensioni balcaniche, perché vi sarà la contrapposizione tra la Lega razzista ed egoista e la maggioranza degli italiani che , dicono e cercano di dimostrare con le sceneggiate sindacali, é “nazionalista” e ama il tricolore più oggi che nel ventennio . Dicono che l’esclusione dall’Unione Monetaria rafforzerebbe la Lega, e da qui il pericolo di forti tensioni. Questa bugia é grande come una casa, e in realtà in Europa non ci crede nessuno. Ma é bene accetta in alcuni ambienti economici non particolarmente lungimiranti che per tutelare le loro aziende vedono di buon occhio l’Italia unita e dentro all’Unione Monetaria, perché in questo modo le loro imprese potranno operare ancora più facilmente nel nostro mercato interno , mentre le imprese della Padania dovranno continuare a pagare il doppio delle tasse e dei contributi sociali rispetto ai loro concorrenti europei . Così potranno fare minori investimenti e diventeranno ogni giorno meno competitive.
Per fortuna la maggioranza dei politici europei é lungimirante ed é dotata di valide antenne. E poi , via, i nostri politici , burocrati e sindacalisti romani basta sentirli parlare una volta per capire il loro nulla culturale , il loro provincialismo ed il loro egoismo. Dunque l’Europa ci capisce e quando sarà il momento sarà tutta con la Padania : per il bene di tutti i residenti nella nostra area geografica , ad eccezione della mafia, della delinquenza organizzata, di alcuni politici poco onesti, e di qualche altro detentore del potere.
Giancarlo Pagliarini