Voglia di Libertà e di Responsabilità
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PUBBLICATO su LaPadania - 24/02/1998
Alla Camera l’11 Febbraio i deputati di Alleanza Nazionale, quelli dell’ Ulivo e una buona metà di quelli di Forza Italia hanno bocciato un emendamento al testo della Commissione Bicamerale che proponeva di inserire nella Costituzione il principio che “ la libertà di impresa é un diritto Costituzionale”. Questi signori dell’Ulivo e di AN hanno paura perfino della parola libertà. Forse perché evoca altre parole tipicamente Padane, terribili e per qualcuno incomprensibili, come “responsabilità” .
Ma come fermare la Lega Nord per l’indipendenza della Padania, che continua a parlare di libertà e di responsabilità? Questi maledetti leghisti non riesci a comperarli. Non gli interessa il potere. Sono addirittura usciti dal governo , hanno piantato lì gli uffici di ministri e le poltrone di sottosegretari. Non cercano posti e non chiedono favori. Non chiedono niente questi matti. Vogliono “solo” libertà e responsabilità per la loro gente. Dicono che poi la smetteranno di fare politica e non vedono l’ora di tornare alle loro professioni, ai loro lavori. Pazzi, pazzi, pazzi , dicono nei palazzi romani. Come facciamo a fermarli?
Io credo che a Roma e dintorni in molti dormono male : hanno incubi ricorrenti, temono di perdere il potere, e si chiedono cosa devono fare per conservarlo . E da questi incubi sono uscite tre soluzioni per cercare di fermare le idee e le proposte della Lega Nord per l’indipendenza della Padania : l’uso della magistratura , la teoria del razzismo, e infine le riforme . Si entra nell’Euro, si cambia Costituzione, e poi sarà tutta un’altra Italia.
E’ così che sono nate inchieste incredibili come quella di Papalia e di altri come lui. Nei documenti che quei sovversivi della Lega Nord per l’indipendenza della Padania hanno ricevuto dalla questura di Verona c’é scritto che hanno commesso delitti terribili . Li ho ricevuti anch’io, e sinceramente alla fine non ho ancora capito di cosa sono incolpato , a meno che in questa Italia non sia “penalmente rilevante” avere delle idee , e scriverne, e discuterne in pubblico , alla luce del sole. E c’é scritto che questi delitti terribili sono stati compiuti “con l’aggravante di armi, essendo state rinvenute numerose armi, peraltro legittimamente detenute”. Come si fa, in questi casi, a non pensare che questa magistratura non é altro che un ingranaggio del sistema consociativo impegnato nella difesa acritica degli interessi dei detentori del potere .
E assieme alla magistratura il potere cerca di usare contro la Lega Nord la “teoria del razzismo”. Ho già ricordato più di una volta che a mio parere le parole più false e più vergognose scritte nel corso dell’intero anno 1997 da un membro del governo Prodi sono state quelle di Walter Veltroni , che in un articolo pubblicato in Agosto dal Corriere della Sera, mentendo e sapendo di mentire, ci aveva identificati come “la Lega della secessione e dell’odio tra gli italiani”.
Gli uomini dell’Ulivo, e non solo loro, continuano anche nel 1998 a percorrere questa strada , non leale , disonesta , e che sinceramente é così assurda, non vera e “campata per aria” che può essere ispirata solamente dal disperato obiettivo di tutelare privilegi e posizioni di potere.
La scorsa settimana Pietro Folena, responsabile per la giustizia del PDS, in una intervista ha parlato della “lotta contro la posizione della Lega che ormai é intrisa di cultura eversiva nel suo gruppo dirigente”. Il titolone dell’articolo del Corriere della Sera era: “Ma Folena attacca ancora: cultura eversiva e parafascista tra i dirigenti lumbard”. Ma come si fa a dire robe del genere?
Mi viene in mente l’anno 1990: in Lombardia la Lega aveva ottenuto risultati straordinari alle elezioni amministrative, e “Il Giorno”, come altri giornali che a quei tempi erano controllati dai socialisti lombardi , intitolava “ In Lombardia vincono i razzisti”. Ricordo che vedendo quei titoli e leggendo quegli articoli mi era venuta voglia di conoscere Bossi e la Lega Nord, perché, avevo pensato, non é possibile che tutto il male e tutti i difetti del mondo siano concentrati in un solo uomo e in un solo movimento.
Il risultato di questa “strategia dell’odio e del razzismo” é che la politica di tensione e di insofferenza contro la Lega Nord per l’indipendenza della Padania non accenna a fermarsi, ma anzi , sopratutto nel Mezzogiorno, continua , aumenta e rischia di esplodere . C’é gente , tempestata dalle bugie dei giornali e delle televisioni del regime di Roma, che in buona fede finisce con credere alle bugie dei Veltroni e dei Folena.
Secondo me sono stati anche i messaggi di Scalfaro, all’apparenza patetici ma in realtà terribilmente violenti , che hanno convinto l’ex direttore marketing della BMV Italia (ex perché, se ho capito bene, adesso quel signore lavora a Torino per il gruppo FIAT) a scrivere che sfortunatamente per LaPadania lui é napoletano e di conseguenza la BMW non farà pubblicità sul nostro giornale. Liberissimo di non fare pubblicità, per carità, ma per motivi economici, per le convenienze del mercato. Mica perché sei napoletano, o torinese o di Madrid o di Stoccolma. Cosa c’entra di dove sei? Questo razzismo non é né folklore né l’atto di un fanatico : questo secondo me é il frutto dei messaggi falsi e sleali dei politici che si rifiutano di capire. Dei Folena, degli Scalfaro, dei Veltroni e dei Mussi. E in parallelo gli atti di vandalismo , di violenza e di inciviltà contro le sedi della Lega Nord si moltiplicano. I responsabili di questa atmosfera di violenza sono questi politici italiani che non accettano il confronto e il dibattito con i rappresentanti della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, né in televisione né in altre sedi.
Fateci caso : Polo e Ulivo non sono d’accordo sulle nostre proposte e sui motivi sottostanti , ma non accettano mai di discuterle con noi in pubblico. Mai una volta che si confrontino sul piano concreto dei problemi . E delle soluzioni che noi proponiamo . E delle alternative che loro propongono. Mai una volta che provino a dimostrare che le nostre tesi non sono corrette, che non reggono sul piano della storia, dell’economia, della morale.
Sono solo capaci di affidare alle loro televisioni le loro frasi fatte, i loro slogan sleali e culturalmente disonesti , come quello dell’ “ odio tra gli italiani” , come quello della “ cultura eversiva” , come quello della “ cultura parafascista” o quello del “chi sposa la secessione é fuori dal sistema democratico”.
Oppure sono solo capaci di minacciare. E così una Domenica sera qualche psicolabile vede in televisione un dito alzato e sente scandire “guai a quelli che vogliono dividere” . Poi il giorno dopo legge le bugie sull’ odio e sulla cultura parafascista, e va (per ora) a dare fuoco alle nostre sedi. Le società di assicurazione che pagano i danni dovrebbero presentare i conti al Quirinale , o a Botteghe Oscure.
Oppure dovrebbero presentarli a Montecitorio, perché non dobbiamo dimenticare che Violante nel suo primo discorso da Presidente della Camera , nel Maggio del 1996 , aveva teorizzato l’uso della violenza e della forza contro quelli che non si genuflettono davanti al potere. "Lo stato democratico ha tutti i mezzi - aveva incredibilmente detto - a cominciare dal consenso politico sino all'uso legittimo della forza, per impedire la sua soppressione."
Chi ha il potere non vuole cambiare niente, vuole gestire il potere e cerca di trattare con le opposizioni. Di solito le compera. Ma ci sono uomini della Lega Nord che non sono in vendita. E allora l’unica possibilità é tappargli la bocca, a questi maledetti che non si adeguano alle solite regole del gioco. E giù con le bugie , con le accuse di razzismo, con il rifiuto a partecipare a pubblici dibattiti (continuate ad organizzarne, continuate ad invitarli !) , con il divieto assoluto di farli parlare alle televisioni. E intanto l’ordine tassativo é che nulla cambi. E così la libertà di impresa non entra nella Costituzione, tutti gli emendamenti al testo della Bicamerale vengono bocciati, al punto che perfino a uno come Cacciari scappa detto che questa Bicamerale porta alla secessione, e il PM Gherardo Colombo ricorda che il tentativo di riscrivere così la seconda parte della Costituzione é la sola strada a disposizione dei detentori del potere per occultare il passato. E intanto Prodi assieme a Ciampi spara le altre bugie, quelle sui parametri del trattato di Maastricht . Ma intanto a Gavino Angius , il Presidente pidiessino della Commissione Finanze del Senato, scappa detto che “non si può ignorare che l’Italia stia soffrendo di una crisi acuta dell’economia” . Ma anche di questa acutissima crisi e delle proposte concrete di quei “razzisti” della Lega Nord per tutelare il lavoro e la competitività delle imprese Padane, per ridurre la pressione fiscale e per sviluppare il Mezzogiorno, le televisioni del regime di Roma non parlano mai .
Giancarlo Pagliarini