Se lo Stato fa il ferroviere

PUBBLICATO IL 30/06/1998

Venerdì scorso il nostro giornale ha pubblicato una tabella intitolata "i trasferimenti scandalo"  nella quale si potevano vedere dove vanno a finire una buona  parte dei soldi delle tasse che siamo obbligati a mandare a Roma: miliardi spesi per la metanizzazione del Sud,  per sussidi agli zingari, per interessi passivi aree depresse, per finanziare i patronati dei sindacati, per il fondo sviluppo della regione Calabria, per gli sgravi fiscali e contributivi alle imprese del Sud,  per il contributo straordinario alla Sicilia, eccetera.

Tutte queste  spese di puro assistenzialismo e di pura gestione del potere nella Repubblica Federale Padana non avranno  diritto di cittadinanza . Nella attuale Repubblica italiana queste spese adesso sono finanziate solo perché ci sono  numerosi cittadini delle Regioni del nord che continuano a votare, irrazionalmente e contro ogni logica,  per i partiti del Polo romano. Eppure dovrebbe essere semplice capire, solo per fare un esempio,   che i deputati e i senatori siciliani o calabresi eletti in uno qualsiasi dei partiti del Polo romano, vale a dire nel PDS, oppure in FI, oppure in AN, o in chi volete voi,  si daranno sempre da fare , agendo  dal loro punto di vista  in assoluta buona fede,  perché Roma continui a mandare in Sicilia e in Calabria  ogni anno 500 o 600 miliardi finanziati con le   tasse pagate dai cittadini della Lombardia, del Veneto, e delle altre regioni della Padania    come "contributo straordinario alla Regione Sicilia" o come "fondo di sviluppo della Regione Calabria".  Ma avete idea di quanti parcheggi si potrebbero fare a Pavia o di come potrebbe migliorare il traffico nel Veneto se queste risorse finanziarie fossero spese a favore di quelli che pagano queste tasse?

Ma in quella  tabella erano indicate anche  altre spese sulla cui natura vale la pena discutere ed aprire un dibattito.

Vediamole. Si tratta di 3.080 miliardi  che lo Stato  Italiano ha speso per gli  interessi passivi sui debiti delle Ferrovie dello Stato , e di altri 5.100 miliardi spesi per le pensioni dei dipendenti delle Ferrovie dello Stato. In totale fanno 8.180 miliardi. Per valutare questa cifra, considerate che lo Stato italiano ogni anno trasferisce alla "ricca" provincia di Bergamo  circa 200 miliardi all'anno. Dunque stiamo parlando  di una montagna di soldi. Io dico che lo Stato non dovrebbe sostenere questo genere di spese . Pensate che se sommiamo i gettiti delle   imposte di registro, catasto, ipoteche, successioni e donazioni vediamo che  lo Stato italiano da tutte queste imposte incassa poco più di 8.000 miliardi all'anno. Bene, ecco una modesta proposta : eliminiamo queste spese dello Stato ferroviere ed eliminiamo tutte queste imposte.

Adesso qualcuno dirà "Ué, il Pagliarini é diventato matto, vuole eliminare le ferrovie ". 

Calma, non é vero. Io  penso un'altra cosa. Penso che lo Stato o le  Regioni  non dovrebbero fare né direttamente né indirettamente i ferrovieri. Esattamente come non dovrebbero fare il pilota di aeroplani , o il gestore di telecomunicazioni, o il produttore di  gelati, di energia elettrica, di panettoni o di tondini di acciaio. Penso , per quanto riguarda i trasporti, che le ferrovie dovrebbero essere gestite da privati sulla base di contratti di concessione .

Lasciatemi fare un esempio concreto.  Prendiamo  la linea che collega Milano con Asso. Questa linea attraversa un sacco di comuni, come Cormano, Seveso, Meda, Erba , eccetera.  In pratica questi comuni sono tagliati a metà dalla linea ferroviaria. Il traffico é un caos : lungo la linea ci sono più di 54 passaggi a livello. Meda ha il record: ce ne sono 7.  Seveso,  Arosio e  Cesano Maderno ne hanno 5 a testa, e così via.

In una situazione del genere la Regione Lombardia ha stanziato  521 miliardi  per chiudere con barriere di cemento un pò di questi passaggi a livello e costruire sopra e sotto alla ferrovia dei cavalcavia e dei sottopassaggi.

Mi sembra una soluzione illogica. Uno scempio ai danni di paesi che furono meravigliosi e  ai quali già dobbiamo chiedere scusa per mille altri scempi ambientali.

Uno Stato moderno dovrebbe risolvere  il problema in un altro modo. Prima di tutto si manda Roma a quel paese. Poi si mettono d'accordo provincia, regione, e tutti  i comuni interessati, che nella circostanza mi pare siano quindici. Tra di loro si  costituisce un comitato responsabile di questo progetto.  Poi il comitato , dopo aver controllato che la maggioranza dei cittadini dei Comuni interessati é d'accordo,  fa un bel bando  internazionale nel quale si dice :

1) Che il comitato, essendo dotato di tutti i poteri necessari, sta cercando una società che faccia , pagandoli lei, tutti i lavori necessari per interrare la linea.

2) Che i lavori dovranno essere fatti secondo un progetto che dovrà essere approvato dal comitato. Nel bando naturalmente saranno indicate le   caratteristiche fondamentali del progetto,  incluse le caratteristiche  delle stazioni , dei vagoni ,  della loro  velocità , della durata dei lavori  , e la identificazione della data di entrata in funzione della nuova linea.  Naturalmente durante i lavori dovrà essere possibile utilizzare la vecchia linea, e naturalmente saranno indicate anche  le  varie garanzie che dovranno essere fornite dalla società che si aggiudicherà i lavori.

3) Che in pagamento di tutti questi lavori il comitato non tirerà fuori  nemmeno una lira. Il pagamento consisterà  in un contratto di concessione per lo sfruttamento commerciale della linea per un certo numero di anni, in modo che la società che ha fatto l'investimento possa recuperarlo . E se ha fatto bene i calcoli  possa anche guadagnarci, come é logico e giusto.

4) Nel bando saranno descritte le caratteristiche del contratto di concessione , come  la sua durata ,  i prezzi minimi dei biglietti, le fermate, gli orari, l'obbligo , alla scadenza della concessione,  di consegnare agli enti o società che saranno indicati dal comitato tutto il materiale (binari, vagoni, stazioni, eccetera) in perfette condizioni di funzionamento. Saranno descritte le clausole per rivedere periodicamente  i termini della concessione.  Saranno indicate a quali condizioni potrà eventualmente essere rinnovata la  concessione. Saranno descritte le penali in caso di non osservanza  di alcuni elementi del contratto di concessione; penali che dovranno prevedere in certi casi anche la possibilità di ritirare la concessione, il che farebbe perdere tutto l'investimento.  Eccetera.

In questo modo sopra al tunnel,  dove adesso ci sono i binari, si potranno fare tante cose per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Per esempio dei parcheggi, o dei parchi giochi, o delle piste ciclabili . Oppure  una nuova  strada. O tante altre cose : i cittadini avranno solo l'imbarazzo della scelta. La linea Milano-Asso sarà completamente rinnovata e dove necessario sarà interrata. Le sue nuove  stazioni ed i suoi  nuovi treni funzioneranno e non saranno costati  nemmeno una  lira ai contribuenti. La società che farà  i lavori e che poi gestirà  il trasporto farà degli utili e magari chiederà di essere quotata in borsa. E magari i pendolari diventeranno azionisti , e se vedranno dei vandali o dei portoghesi in azione  non gli diranno "bravo". Sicuramente la società  darà lavoro a  tanta gente , e una cosa é certa : i suoi dipendenti  non verranno  assunti perché parenti di questo, amici di quello , raccomandati da quell'altro o dello stesso paese o partito di quell'altro ancora , ma saranno  assunti quelli che lavoreranno  con impegno ed entusiasmo.  Per il semplice motivo che lavoreranno per una società privata che se é efficiente guadagna, investe e distribuisce dividendi, ma se non é efficiente prima o poi é obbligata a chiudere . Così va la vita in tutto il mondo, Repubblica italiana esclusa.

Qualcuno mi dice che queste cose le "devono" fare le Ferrovie Nord Milano spa, che sono private ed efficienti. In realtà non mi sembrano tanto private, dato che il capitale é controllato dalla Regione Lombardia. Se guardiamo il bilancio consolidato, che sarà discusso proprio questa mattina, all'assemblea che si terrà alle ore 11 nella storica sede di piazzale Cadorna , vediamo che il 75 per cento dei ricavi consolidati é dato da sovvenzioni ministeriali e da contributi della Regione Lombardia ,  e che su 657 miliardi di investimenti in materiale rotabile, automezzi, linee sociali e beni concessi in locazione ben 525 miliardi , pari all'80 per cento, sono  stati pagati con finanziamenti pubblici. Io per i trasporti ho in mente una cosa diversa,  ma comunque é logico che  all'appalto potranno partecipare anche le Ferrovie Nord Milano spa , ci mancherebbe altro. Ma alla pari con tutti gli altri. E vinceranno la gara quelli che faranno l'offerta migliore e daranno le migliori garanzie.

Su questo argomento so che ci sono state discussioni e  polemiche sul costo dell'interramento della linea. Mi sembrano discussioni assolutamente inutili. Non ci interessa sapere se costerà una lira, o cento miliardi oppure mille miliardi, perché il pubblico, i comuni, le province , la Regione Lombardia  o lo Stato  non dovranno tirare fuori nemmeno un centesimo. Questo é un problema della società che vincerà la gara, e che riceverà come  pagamento  la concessione per la gestione dei trasporti  per 50 o 60 anni.

Io sono convinto  che nella Repubblica Federale Padana le cose funzioneranno in questo modo. Naturalmente non solo per la linea Milano Asso, che ho utilizzato tanto per fare un esempio pratico, ma anche nel Veneto , in Piemonte, in Liguria, nel Friuli, insomma dappertutto.

In generale, mentre lavoriamo per liberare la Padania dalla inefficienza, dai burocrati e dai politici di Roma,  noi della Lega Nord continuiamo a proporre  di realizzare oggi, subito, anche nella Repubblica italiana gli stessi progetti che caratterizzeranno l'organizzazione della Repubblica Federale padana. E questo non solo per quanto riguarda il sistema delle concessioni, ma  in tutti i campi , soprattutto in quello fiscale.  Ma ogni giorno i membri dei vari partiti del Polo romano  bocciano acriticamente   i nostri progetti in tutte le sedi : dal Parlamento di Roma giù giù fino al più piccolo consiglio Comunale. Insomma, per tornare alle concessioni,  malgrado  i nostri sforzi e il nostro entusiasmo io temo che il Polo romano continuerà a bocciare le nostre proposte, anche perché i partiti del  Polo romano riescono a piazzare uomini fidati anche nelle regioni, nelle province e nei comuni della Padania. Questi sono i risultati di libere elezioni e vanno rispettati, anche se devo dire che questi voti per partiti romani mi sembrano veramente poco  logici: insomma uno con il voto dovrebbe cercare di tutelare i suoi interessi.  Il risultato é che  con questa  burocrazia , con questi partiti , con Roma sempre in mezzo ai piedi  , con questi uomini politici sempre lì in ginocchio a pregare verso Roma, verso la Mecca degli italiani, verso questa capitale nemica capace solo di farci pagare un sacco di tasse e di farci perdere un sacco di tempo sarà dura riuscire a   realizzare concessioni moderne in grado di migliorare il sistema dei trasporti.

Comunque la Lega Nord ci sta  provando   tutti i giorni, con proposte concrete , con mozioni, con ordini del giorno, e proponendo  emendamenti alle leggi che si discutono giù  Roma e qui nelle nostre Regioni. 

Sarebbe interessante aprire un dibattito sul sistema delle concessioni. Per il momento io concludo con la solita considerazione: quelli che sono contrari a questo sistema non devono  fare altro che votare per uno qualsiasi dei partiti del Polo romano, perché i fatti sono lì a dimostrare che  non le sanno fare oppure che  non le vogliono fare. Quelli che invece ritengono che queste idee siano corrette, non devono fare altro che votare per la  Lega Nord per l'indipendenza della Padania : tutti gli altri partiti sono dall'altra parte,  inquadrati nel Polo romano e  decisi a  difendere i detentori del potere impedendo  ogni vero cambiamento nella mentalità, nella cultura e nelle leggi.

Giancarlo Pagliarini