Comuni: i soldi vanno e non vengono

Pubblicato su "LaPadania" - 22 Aprile 1997 (Nota: sono passati 14 anni da quando ho pubblicato questo articolo su LaPadania durante la campagna elettorale per il sindaco di Milano, quella che poi è stata  vinta da Albertini il 27 Aprile 1997. Una collaboratrice ha ripescato questo testo in un vecchio hd esterno  e me lo ha girato chiedendomi cosa è cambiato per i milanesi in questi 14 anni. Faccio la stessa domanda ai pochi che avranno la pazienza di leggerlo. Pagliarini , 22 Aprile 2011) 

La Banca Popolare di Milano é stata brava ed é riuscita a far sedere intorno allo stesso tavolo i tre principali candidati Sindaci di Milano per parlare del tema “Milano capitale finanziaria”.

Si é parlato di BOC , di project financing , di privatizzazioni e di tanti altri progetti  finalizzati a reperire risorse finanziarie per il Comune di Milano. Vale la pena approfondire  con i nostri lettori la  discussione del finanziamento dei Comuni, perché Milano non é un’isola, e quello che vale per Milano vale anche per tutti gli altri  Comuni della Padania.

 

Durante quell’incontro tutti i tre candidati sindaci hanno riconosciuto che il problema di reperire risorse finanziarie é cruciale per il Comune di Milano. I motivi sono ovvi  : se il sindaco, chiunque egli sia , ha  a disposizione più soldi, può fare interventi più incisivi a favore degli anziani , può migliorare la manutenzione e la pulizia delle strade, ha a disposizioni più case popolari , più sicure e più confortevoli, da assegnare ai cittadini bisognosi . E così via.

Durante quel dibattito ognuno ha detto la sua, e dunque si é parlato dei BOC , delle varie  privatizzazioni , della vendita del patrimonio immobiliare del Comune e di altre idee per  “fare cassa” e  trovare i quattrini che servono per fare investimenti e migliorare la qualità della vita dei cittadini.

Formentini ha ricordato , senza polemiche ma puntualmente,  le enormi perdite che la CARIPLO ha contabilizzato nel bilancio 1996  per le azioni di salvataggio che ha dovuto fare in Puglia e in altre regioni meridionali. Albertini ha proposto un comitato consultivo  di operatori finanziari  che lavori in sintonia con l’assessore al bilancio. Fumagalli ha insistito molto sul project financing.  .

Ma c’é una cosa importante che alcuni lettori forse non sanno e che vale per Milano e per tutti gli altri Comune della Padania : i nostri comuni  in media sono gestiti con circa l’8 per cento di tutte le tasse che pagano  i cittadini. Quando dico queste cose molta gente non ci crede, ma é così. E’ come se una persona che guadagna un milione di lire al mese debba vivere , pagare  l’affitto, comperare da mangiare e da vestirsi con 80.000 lire. Le altre 920.000 lire  non le vede nemmeno : infatti , nel caso dei Comuni,  questi soldi , questo 92 per cento delle tasse pagate dai cittadini, se ne va  a Roma . Ed é una via senza ritorno. E , da italiano a italiani, guardate che é giusto che sia così. Se no , me lo dite come facciamo a dare a Biagio Agnes una pensione di oltre 40 milioni al mese? Come facciamo a pagare le false pensioni di invalidità del Sud ? E le poste ? Le povere, grandi e gloriose poste italiane, chi mi dice come fanno a prepensionare migliaia di impiegati stanchi ed a sostituirli con le migliaia di nuovi assunti imposti dai sindacati? E gli stipendi dei burocrati romani dove li mettiamo , eh? Come li paghiamo questi stipendi? Non vorrete mica mettere a rischio gli stipendi dei servitori dello Stato e le loro pensioni? E i 1.400 miliardi che dobbiamo dare nel 1997 alla conferenza episcopale dove andiamo a prenderli? Vorrete mica spenderli per gli anziani e per i bambini dei Comuni della Padania , delle volte. Insomma, basta con gli egoismi , con i separatismi e  con  i particolarismi. Dopotutto siamo tutti italiani . O no? E fate attenzione, che se vi lamentate  vado  subito da Papalia a dirgli  che deprimete il sentimento nazionale. Dunque tenetevi questo 8 per cento scarso delle vostre tasse, ringraziate Roma e pedalate.

I conti di Milano sono presto fatti : siamo 1.300.00  abitanti. Dal libro pubblicato dalla  ragioneria generale dello Stato “Le entrate dello Stato regionalizzate. Una stima del carico fiscale nel 1993”  risulta che la Lombardia nel 1993 ha versato a Roma 93.789 miliardi. Pro-capite, inclusi i neonati e i pensionati, fa 9.916.881 lire a testa. Arrotondiamo  questa cifra a dieci milioni, ma non dimentichiamo che a) questi sono dati del 1993 : da allora a oggi la pressione fiscale é aumentata, b) questa cifra non comprende i contributi sociali,  e c)  non ho considerato gli effetti dell’inflazione. Dieci milioni di tasse per  1.300.000  abitanti fa tredicimila miliardi. Roma ne manda indietro a Milano 1.068. Ecco dunque il famoso 8 per cento . Ma se volessimo fare i conti con più precisione risulterebbe una percentuale molto minore.

Ma c’é di più. Giorni fa sono stato a Vimercate, per un incontro pubblico con il candidato sindaco Andrea Flumiani. Durante il dibattito ho visto un bel libretto , intitolato “Notizie dall’amministrazione Comunale. Speciale bilancio 1997”. L’assessore al bilancio di Vimercate, la Sara Fumagalli , si é presa la briga di confrontare i trasferimenti ordinari che Roma ha fatto nel 1995 a 44 Comuni che hanno più o meno gli stessi abitanti di Vimercate , che é a quota 25.586 . La ricerca comprende Comuni dai 20 ai 28.000 abitanti.  Il trasferimento ordinario da Roma é stato diviso per il numero degli abitanti dei vari Comuni, in modo da ottenere il trasferimento pro-capite che é stato incassato da ogni Comune : così i dati sono omogenei  e si possono fare i confronti.  I risultati li vedete nella tabella 1 e sono veramente scoraggianti. La media dei primi dieci Comuni  é di 326.000 a testa. E sono tutti Comuni delle  province del mezzogiorno : Sarno, in provincia di Salerno, e poi Mondragone (Caserta) , Ariano Irpino (Avellino) , Palma di Montechiaro (Agrigento) Ruvo di Puglia (Bari) Casavatore (Napoli) , eccetera. La media degli ultimi dieci Comuni invece é di 113.000 a testa. Circa un terzo ! E sono tutti Comuni della province Padane. L’ultimo é Vimercate , in provincia di Milano, il penultimo é Ventimiglia (Imperia) , e poi Fidenza ( Parma ) , Mogliano Veneto e Montebelluna ( Treviso), Fossano (Cuneo) , eccetera.

A me questa situazione non sembra logica , e vorrei cambiarla. Vorrei cambiarla con tutte le mie forze. A tutti quelli che hanno capito cosa é e cosa vuole la Lega Nord per l’indipendenza della Padania questa situazione non sembra logica , e vorrebbero cambiarla. Ai candidati sindaci presentati dalla Lega Nord per l’indipendenza della Padania questa situazione non sembra logica. E vorrebbero cambiarla.

Invece al Polo e all’Ulivo questa situazione sta benissimo: loro vogliono che tutte le risorse finanziarie passino  per lo  Stato centrale romano , perché questi quattrini poi vengono redistribuiti senza nessun criterio logico e sistematico, senza nessuna equità, ma sulla base di considerazioni clientelari e di assistenzialismo, che al Polo e all’Ulivo servono per raccogliere i voti del Sud del paese. Benissimo . Io faccio  al Polo e all’Ulivo  i migliori auguri di raccogliere tanti voti nel Mezzogiorno  e nei posti  dove , grazie ai loro sforzi nei palazzi romani  arrivano i soldi delle tasse pagate dai cittadini della Padania . Soldi che secondo giustizia  dovrebbero invece  essere spesi per le strade, per le pensioni  , per  gli aiuti agli anziani della Padania e per gli investimenti delle nostre imprese, prima che sia troppo tardi e debbano chiudere o emigrare per tasse, lasciandoci tutti disoccupati.

Quello che non capisco , però, é come sia possibile che Polo e Ulivo prendano anche un solo voto dai cittadini della Padania. E in particolare , visto che adesso ci sono le elezioni amministrative , non capisco come sia possibile che i candidati del Polo e dell’Ulivo prendano qualche voto, oltre naturalmente al loro e a quello dei loro parenti più stretti. Perché capisco e apprezzo la solidarietà, ma qui la solidarietà non c’entra. Qui siamo su un altro livello : questo é masochismo bello e buono , perché qui ci fregano, fanno vivere male noi, i nostri bambini e i nostri anziani. E invece di protestare , invece di usare il voto per cambiare questa incredibile situazione, ci sono degli abitanti della Padania che dicono “grazie”, che dicono “ancora, ancora”, e che votano per il Polo  , per l’Ulivo e per i loro candidati. A loro, assieme a Bossi, assieme al popolo della Lega , io dico : siete di destra? restate di destra. Siete di sinistra? restate di sinistra . Ma il 27 Aprile  cercate di capire  quello che sta succedendo in questo paese, e per una volta non votate destra o sinistra, ma votate   LIBERTÀ’.

Giancarlo Pagliarini